venerdì 30 novembre 2007

Una chiesa che non dimentica le chiese...

Sarebbe bello avere l'occasione per conoscere altre chiese un po' più dimenticate...
Roberto ci aiuterà a conoscere la chiesa dell'Iraq... ascoltate e fatevi sentire...
vostro
din-don

11 commenti:

alessandra ha detto...

Grandeeee! Che spettacolo! e' stata davvero una bellissima idea..
Oggi sono arrivata a casa e non ho fatto neanche in tempo a posare la valigia che gia' ero connessa!!!
Che dire ragazzi se non "Buon viaggio"...
E sulla scia del nostro "din don" vi mando un caloroso augurio..proprio come si usa in quella terra lontana dove il sole ama concedersi al deserto : 'NKOSI SIKELELE MGM GAETA!!!
Alessandra

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto...

circa la Chiesa in Iraq potremmo "sgrossarci le idee" andando a http://www.asianews.it/index.php?l=it&geo=23&size=A

ciao e a presto, padre Roberto

patrizia ha detto...

Fantastico!!!
un'idea davvero geniale!!!
è un altro passo nel nostro impegno a costruire il regno di Dio sulla terra...
buon lavoro e buon cammino a tutti...
(spero di riuscire ad inviare questo commento, sono giorni che ci provo)...

Anonimo ha detto...

Iniziamo il nostro viaggio in Irak con una news...


IRAK 5/12/2007 20.14
AUTOBOMBE A BAGHDAD E IN ALTRE CITTÀ


E’ di 17 morti e oltre 30 feriti il bilancio provvisorio dell’esplosione di un’autobomba questa sera nel quartiere di Karrada a Baghdad. Secondo l’agenzia irachena Aswat al Iraq, la deflagrazione è avvenuta ad un’ora di grande affluenza per le strade della capitale, nei pressi della moschea di Hosseini al-Obaïdi. L’esplosione di questa sera è però solo l’ultima di una serie di attentati a catena che hanno colpito oggi diverse città dell’Iraq. Tre autobombe esplose in precedenza a Mosul, Kirkuk e Baquba avevano causato – secondo la stampa locale - otto morti e una quarantina di feriti, tra cui il generale Kaka Mend, capo delle forze di pronto intervento di Kirkuk. A nord-ovest di Baquba un attentatore suicida si era fatto esplodere ieri sera, nella cittadina di Jalawla, provocando 6 morti e 20 feriti. La scia di esplosioni coincide con il giorno scelto dal ministro della Difesa statunitense, Robert Gates, per recarsi in una visita non annunciata nel Paese. L’attentato di Karrada è avvenuto poco prima che Gates e il suo omologo, Abdoul Khader Obaïdi, tenessero una conferenza stampa nella ‘zona verde’ della capitale.



(fonte: www.misna.it)

Anonimo ha detto...

...

Anonimo ha detto...

La settimana scorsa, per motivi di lavoro, ho incontrato a Roma il vescovo ausiliare di Baghdad Mons. Warduni e il neocardinale il Patriarca di Babilonia Emmanuel III Delly: Quale occasione migliore per conoscere meglio ciò che sta accadendo in Irak...

Il paese è in guerra, né conflitto, né guerra civile, né guerra di religione…ma guerra e basta!
Certamente invidie, inimicizie, vendette muovono le violenze quotidiane, e ciò significa anche discriminazione verso le comunità cristiane che non di rado sono soggette a ricatti gravi. Ma ciò accade per un motivo di fondo: la disinformazione. Di fatto non c’è una persecuzione contro i cristiani, bensì discriminazioni determinate dal fatto che cristiano è sinonimo di occidentale e di imperialista! Dunque le ritorsioni contro i cristiani sono puramente di natura politica. “Un’autobomba non sa chi è cristiano e chi è musulmano, annienta tutti” parole di mons. Warduni che esplicitano bene il clima di terrore quotidiano a cui sottostà il popolo iracheno: “quando noi saliamo in auto facciamo sempre il segno della croce, perché non sappiamo se torneremmo”. Sia il vescovo che il patriarca sono convinti che questa guerra è inutile, ovvero utile solo per chi ha interessi economici, poteva essere evitata “prima stavamo male…ora stiamo peggio” potevano essere percorse altre vie..
“Non ci abbandonate… Dio non ci abbandonare” sussurrò mons. Warduni mentre lo riaccompagnavo a casa “pregate per favore pregate ci vuole un miracolo”.

Unknown ha detto...

su Chiesa Medio Oriente - Iraq interessante Intervista con Grégoire III Laham, patriarca di Antiochia dei Greco-Melkiti, su 30Giorni: http://www.30giorni.it/it/articolo.asp?id=15078

ciao, padre Roberto

Anonimo ha detto...

IRAK 10/12/2007 20.01
ATTACCO AL CARCERE DI BAGHDAD, VITTIME TRA I DETENUTI


È di almeno sette morti e 21 feriti il bilancio di un attacco avvenuto questa mattina contro un carcere collocato a ridosso del ministero degli Interni di Baghdad. Secondo fonti della polizia locale, intorno alle 6 di questa mattina un gruppo di miliziani ha esploso alcuni colpi di mortaio verso l’edificio, centrando alcune delle celle in cui dormivano i prigionieri. Altri due civili sono stati uccisi oggi nel quartiere di Karrada, nel centro della capitale, mentre una ragazza e un presunto miliziano sono stati a loro volta uccisi a Mossul e Hawija, nel nord del Paese. Lo riferisce l’agenzia irachena Aswat al-Iraq, secondo cui la ragazza, di 24 anni, è stata uccisa ieri sera nel mercato di Nabi Yunis, alla periferia di Mosul (400 chilometri a nord di Baghdada), dove è stata raggiunta da colpi d’arma da fuoco sparati da un’auto in corsa. Intanto le truppe statunitensi hanno annunciato la cattura di 27 sospetti terroristi nel corso di operazioni nel centro e nel nord dell’Iraq. Le operazioni, secondo fonti militari, sono state portate a termine tra ieri e oggi.
[AdL]

(fonte www.misna.org)

Anonimo ha detto...

10/12/2007 10:47
IRAQ
Giovani in Kurdistan si preparano al Natale
In un incontro con oltre 300 giovani della diocesi, il vescovo caldeo di Ahmadiya, mons. Al Qas, riflette sulla centralità di Maria nella redenzione dell’Uomo: “Senza di Lei non potremmo conoscere Gesù, il Salvatore”. Preoccupazione per il proselitismo delle Chiese evangeliche in Iraq.


Ahmadiya (AsiaNews) – “Senza Maria non è possibile conoscere Gesù e quindi trovare la redenzione”. Su questo tema ha voluto riflettere mons. Rabban Al Qas, vescovo caldeo di Ahmadiya - Kurdistan iracheno - in un incontro svoltosi il 7 dicembre scorso con oltre 300 giovani di tutta la diocesi. Ad AsiaNews il presule parla di una giornata “di festa e di grande gioia” per ricordare “la nostra madre Maria” alla vigilia della festività dell’Immacolata.

I ragazzi, tutti studenti tra i 15 e i 24 anni di età, provenivano da più villaggi della zona; con loro, oltre al vescovo, anche tre sacerdoti. Nel suo intervento mons. Al Qas si è soffermato sull’esempio offertoci dalla Madonna “nell’accogliere la notizia dell’arcangelo Gabriele, il quale le annuncia che diventerà la madre del Signore”. “Con l’avvicinarsi del Natale – ha aggiunto il prelato – non dobbiamo dimenticare la centralità di Maria, senza di lei non è possibile per l’Uomo trovare salvezza”.

Ai giovani partecipanti all’incontro il vescovo ha mandato un messaggio chiaro: “Attraverso Maria possiamo uscire dal circolo vizioso in cui ci relega una società materialista e concentrata sul piacere terreno; come cristiani dobbiamo ricordare che abbiamo un ‘dopo’ a cui pensare, e quel dopo è la resurrezione, la speranza donataci da Gesù”. “E a questa redenzione dell’Uomo - conclude il presule - partecipa in modo essenziale proprio Maria”. Al termine dell’incontro il vescovo ha celebrato messa in aramaico, si sono poi svolti canti e un gruppo di giovani ha messo in scena una commedia.

Ad AsiaNews mons. Al Qas spiega l’importanza per la Chiesa universale, e quella irachena in particolare, di guardare ai giovani e lancia un appello: “Non dobbiamo abbandonali a loro stessi, facciamo qualcosa per le nuove generazioni”. Nel contesto iracheno, oltre al dramma della guerra - denuncia il vescovo - preoccupa il crescente proselitismo portato avanti da gruppi evangelici anche tra i cattolici: proprio i giovani sono i più vulnerabili, attirati dalla promessa di lavoro e denaro".


(fonte: www.asianews.it)

Anonimo ha detto...

IRAK 12/12/2007 10.44
TRIPLICE ATTENTATO AD AMARAH

Almeno 20 persone sono morte e altre 25 risultano ferite nel triplice attentato avvenuto questa mattina al Amarah, 380 chilometri a sudest di Baghdad capoluogo della provincia centro meridionale di Missan. Lo riporta l’agenzia di stampa irachena Awsat al Iraq, precisando che il bilancio di vittime è ancora parziale e, sulla base informazioni raccolte, sembra destinato a salire ulteriormente. “Due auto piene d’esplosivo erano parcheggiate nel cuore della città” ha detto una fonte della polizia all’agenzia irachena, confermando le testimonianze raccolte in precedenza ma che hanno parlato di tre autobomba esplosa a distanza ravvicinata nei pressi del ‘Cinema Iraq’.
(fonte: www.misna.org)